venerdì 30 luglio 2010

Scheletri (unti) nell'armadio

"Civati russa".
È l'ultima comunicazione del nostro infiltrato (nome in codice: gnocco fritto) al campeggio di Albinea. Solo oggi questo clamoroso scoop ha visto la luce, riuscendo definitivamente a dribblare i disperati tentativi di insabbiamento degli apparati di partito.
La rivelazione ha suscitato sgomento tra i ggiovani del Pd "È scioccante... La conferma di un attaccamento a un passato in cui non ci riconosciamo, e da cui non ci sentiamo rappresentati". D'Alema tenta di buttare acqua sul fuoco: "Non c'è niente di nuovo, è una realtà che conosco ormai da 35 anni".
Siamo in attesa di recuperare la prova audio dal nostro infiltrato, ma al momento risulta irreperibile. Prima di perdere i contatti, è riuscito solo a sussurrare un flebile "mi stavano più simpatici i comunisti di una volta, quelli che mangiavano i bambini" immediatamente sovrastato da un assordante sfrigolio di olio bollente.

3 commenti:

  1. Data la conclusione, prego rettificare l'incipit in «Civati "russo"».

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  2. rettifica: i bambini per la precisione costituivano il ripieno dei casoncelli (detti anche casonséi) di cui il russo civati che russa è ghiotto

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  3. Contro-rettifica. Il Cremlino nega ogni addebito: "È ora che gli italiani imparino ad assumersi le loro responsabilità".

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