giovedì 29 luglio 2010

Il buon esempio

Nessun politico può mettere se stesso al di sopra della legge. Né si può autorizzare per il presente e per il futuro - con il pretesto della volontà degli elettori - alcuna violazione della legge. È stato ottimamente accertato dalla magistratura che alcune liste che mi hanno sostenuto nell'ultima tornata elettorale erano illegittime: dal canto mio, certifico che illegittimo è dunque il voto da esse scaturito. Mi dimetto per dare un segnale forte di legalità, da parte del Partito che rappresento e che proprio della legalità fa uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia. Non si strumentalizzi la "sovranità popolare": l'esito delle votazioni è stato falsato dalla violazione delle regole. Del resto, i governi non si eleggono "a furor di popolo", bensì in una arena democratica lucida e consapevole.

4 commenti:

  1. Chiedo cortesemente di rettificare il post inserendo l'etichetta "Fantascienza", grazie.

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  2. Alla luce della recente decisione del parlamento catalano, prego rettificare il termine "arena" con un sinonimo meno sanguinolento. Propongo: "Del resto, i governi non si eleggono "a furor di popolo", bensì in uno stadio".

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  3. Sostituire "sovranità popolare" con "applausometro"

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