giovedì 29 luglio 2010
Il buon esempio
Nessun politico può mettere se stesso al di sopra della legge. Né si può autorizzare per il presente e per il futuro - con il pretesto della volontà degli elettori - alcuna violazione della legge. È stato ottimamente accertato dalla magistratura che alcune liste che mi hanno sostenuto nell'ultima tornata elettorale erano illegittime: dal canto mio, certifico che illegittimo è dunque il voto da esse scaturito. Mi dimetto per dare un segnale forte di legalità, da parte del Partito che rappresento e che proprio della legalità fa uno dei suoi maggiori cavalli di battaglia. Non si strumentalizzi la "sovranità popolare": l'esito delle votazioni è stato falsato dalla violazione delle regole. Del resto, i governi non si eleggono "a furor di popolo", bensì in una arena democratica lucida e consapevole.
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Chiedo cortesemente di rettificare il post inserendo l'etichetta "Fantascienza", grazie.
RispondiEliminaNessun problema. Tra 48 ore.
RispondiEliminaAlla luce della recente decisione del parlamento catalano, prego rettificare il termine "arena" con un sinonimo meno sanguinolento. Propongo: "Del resto, i governi non si eleggono "a furor di popolo", bensì in uno stadio".
RispondiEliminaSostituire "sovranità popolare" con "applausometro"
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